Riemergo appena 10 minuti dopo una settimana intensa di lavoro tra trasferte, riunioni e workshop, per raccontare un'esperienza che mi ha emozionato.
Domenica mattina, ho voglia di fare un giro in moto, senza andar troppo lontano. Monto sulla mia nerissima FZ6 e parto sulla Valassina, direzione Lecco, magari mi fermo prima, o vado un po' oltre, boh, vediamo dove mi porta il pensiero strada percorrendo. Perchè, come scrive il Direttore di Riders:
"4 ruote spostano il corpo, due muovono l'anima"
Dopo pochi chilometri mi ritorna in mente una canzone sentita stamattina in radio di Lucio Battisti. Mi ritrovo a canticchiarla nel casco, e mi ricordo che a Molteno, un piccolo paesino prima di Lecco, Lucio Battisti ci viveva, e lì è sepolto. Il mio amicone Paolo dei Favonio (http://www.favonio.it/) mi aveva regalato 7 anni fa, nel giorno più bello della mia vita, la canzone Vento nel vento (http://it.youtube.com/watch?v=PbvyNvZQ6rg) cantata durante la celebrazione delle mie nozze in una Chiesetta a Posillipo. E' la canzone che lega me e la mia principessa. La trovo bellissima...ed incredibilmente emozionante ancora oggi...
E' un attimo, e sono a Molteno, davanti al piccolo cimitero. Parcheggio Furia e chiedo indicazioni su come riconoscere la sua cappella. "E' la più sporca" mi dicono. Stento a crederci ma invece è così. Una cappella semplice, la guardo emozionato, con alle spalle i monti, il Resegone, le Grigne, in una mattinata di sole, e nel silenzio, contemplo. Vetri scuri e sporchi, da cui si intravedono 5-6 loculi, nel centro l'unico con una scritta. Lucio Battisti, e due date. Nessuna foto. Pare non abbia voluto lui. Il pavimento è imbrattato, e pieno di lettere, cartelloni con dediche, pensieri, saluti.
Che strana la morte. E quanti modi singolari ci sono di congedarsi dalla vita. Monto sulla mia moto, me ne torno a casa, con un contrastante senso di appagamento, misto ad amarezza.
Domani dopo 8 giorni di stop, si ricomincia correre. Per sentirmi vivo.
Alla prossima