Cima Grappa

 

Una di quelle salite da fare, anche se non nella ristretta cerchia delle salite in lista nel 2014 era sicuramente la salita del Monte Grappa, dal versante del Giro 2014, ovviamente: una salita di 19km all'8,2% di pendenza media che scollina a 1800 metri.

Altimetria e altitudine che qualche tempo fa sarebbero stati elementi scoraggianti diventano uno stimolo in più, che si aggiunge al piacere di scalare questa famosa cima in compagnia di un amico di Castelfranco Veneto.

 

Si parte in auto alle 5,30 del mattino e alle 9 pronti in sella. Dopo 30 km di avvicinamento iniziano i primi 10km fino al Campocroce dove arriviamo in 50', passando per una pendenza media dell'8%, passando diversi ciclisti stranieri o del luogo, ma i cui linguaggi pur cortesi nella forma mi risultano nella sostanza sconosciuti in egual modo.

Passiamo anche alcuni punti in cui dei pazzi si lanciano con un deltaplano, sicché la mia sofferenza per tenere il passo del mio amico Valter, (ciclista di buon livello, ex nazionale juniores con Bugno e Fondriest e Tafi) appare ridotta rispetto alla paura (terrore) che avrei al loro posto.

La seconda parte della salita è invece praticamente tutta immersa nella nebbia con rampe quasi proibitive, pendenze che in più occasioni superano il 15%, muli e vacche sui bordi della strada, ma ormai mi rendo conto che la cosa è fattibile e arriverò in cima senza crepare. Mi tolgo anche lo sfizio di uno sprint negli ultimi 700metri quando le pendenze sono sul 12% in prossimità della Malga Camol, grazie ad un'andatura che fino a quel momento è stata saggiamente prudente, e che mi porterà in cima tutto sommato fresco dopo 1 ora 45 minuti e 20 secondi.

 

Per la cronaca pochi giorni prima una Montevecchia a tutta, a pochi secondi dal PB.

Sto viaggiando con la media di circa 1000km al mese, da due mesi. Sono soddisfazioni!

 

Alla prossima