
Ieri ancora ad Arco, spompato dal caldo e infastidito dal forte vento. Alle ore 18 sono in pista. Per non perdere la condizione e non perchè ne avessi molta voglia. Mi prefiggo di fare qualche esercizietto, un po' di andature, e un po' di ripetute in progressione, curando la tecnica. Poi però ci sono due velocisti che accortisi del forte vento contrario sul rettilineo decidono di correre contromano. E allora mi aggrego al più giovane e veloce dei due, anche perchè l'altro finisce praticamente appena io termino il riscaldamento.
Effettuo 6x60mt in 7"86, 7"44, 7"35, 7"19 (miglior prestazione personale dell'anno a soli 10 centesimi dal mio PB), 7"37, 7"37. Il ragazzo, dell'82, centra un bel 6"99 ... e chi l'ha mai visto il sei davanti. Ma il giovane atleta vanta un 22"8 sui 200, dunque è su un altro livello.
Poi 2x80 in 9"59, 9"59: è un periodo di doppioni, vuol dire che probabilmente sono a corto di ulteriori margini di miglioramento.
Ottimi tempi, complessivamente, ma la potenza di Eolo è determinante: sminuisce certo questi risultati, ma assegna un diverso valore con cui rileggere e reinterpretare i riscontri cronometrici delle tante prove in allenamento al Giuriati, in cui il vento spesso era contrario.
Tuffo in piscina, doccia, pizza. Poi gelato amarena e malaga, passeggiando per il centro di Arco.
Mezzanotte circa, raidue, durante il programma Sfide viene mostrato, manco a farlo apposta, Carl Lewis, che durante le Olimpiadi dell'84 ha gareggiato con suo padre, il vento, centrando 4 medaglie d'oro, come solo Owens era riuscito a fare circa 50 anni prima. Uno spettacolo di stile e di potenza. Bellissimo, sperando fosse tutto pulito.
Oggi si torna a casa, dalle mie principesse, non prima di aver comprato l'orsacchiotto della notte per Martina. Un regalo su sua diretta commissione.
Alla prossima.
Nessun commento:
Posta un commento