lunedì 2 maggio 2016

Centotrentuno




















Arriva in sordina, con l'incertezza fino all'ultimo minuto di riuscire a partecipare o meno, e con zero tensione. L'ideale.
La prima gara da ciclista (suona strano anche a me) la scelgo con cura in realtà. Non essendo amante del gruppone che mi fa paura per il rischio alto di cadute, trovo una bella garetta, una cronoscalata, su una salita su cui ho sempre avuto difficoltà a fare prestazioni interessanti, la Onno
Parto col numero 131 e termino 96esimo assoluto su 132, mi classifico  19esimo di categoria su 23. E pensare che su Strava su 4000 atleti ho il 920esimo tempo, questo fa capire che persone sono arrivate in gara, dei signori atleti. O meglio, dei fantini. Gente da 60 kg, tiratissima e venuta lì in auto, che tira fuori i rulli per scaldarsi, via borraccia, via porta borraccia, su ruote ultraleggere in carbonio.
Io invece parto da casa in bici perché voglio fare chilometri, sicché arrivo tardi sul posto e con le iscrizioni chiuse l'organizzatore mi fa la cortesia di accettarmi lo stesso, ma devo aspettare il mio turno, cioè 50' di attesa fermo. Una eternità. Ne approfitto per uno spuntino e un pipì, poi seduto su una panchina mi godo il panorama del lago, gran bella vista.
Poi quando ormai quasi ci siamo chiacchiero col 132esimo, che arriva ancora più tardi di me, ho dovuto preparare le bici per i miei quattro figli tutti ciclisti che gareggeranno domani in giro per la Lombardia ... ed è un lavoro solo quello, preparargli le bici ... ma appena ho finito mi sono preso lo sfizio di venire qua e divertirmi.
Ecco, appunto, divertiamoci.
Conto alla rovescia, beep, beep, beep, beep, beep, GO!
Pedalata priva di forza, non salgono i battiti, sono stanco, doppio herpes labiale da alcuni giorni. Ma la condizione c'è, sicché riesco comunque a fare il mio personale in 16'20" da Start a Stop, 17'10" tempo ufficiale sul percorso ufficiale di gara.
Bella esperienza, all'arrivo tre mezze banane, ancora un panino con nutella, due fette di crostata e via a casa, dove mi aspetta la mia bellissima e paziente famiglia.

Alla prossima

5 commenti:

  1. Due cose, Danì.
    La prima: sta foto devi stampartela gigante e farci un quadro, che è bellissima.
    La seconda: massimo rispetto, che le crono sono gare difficilissime. Io a piedi, mai riuscito a farne una decente. Sei solo con te stesso, niente avversari da puntare, pochi riferimenti, solo il fiato e il còre. Grandissimo.

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  2. Nooooooo, una gara ufficiale, una gara ufficiale! Sei quasi pronto per tornare sul giro allora :-))))

    Senti però questa frase la trovo in perfetto stile Panda anche se non l'ho ben capita :

    "Ma la condizione c'è, sicché riesco comunque a fare il mio personale in 16'20" da Start a Stop, 17'10" tempo ufficiale sul percorso ufficiale di gara."

    :-))))))

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  3. eeee.....uzì troppo buono, tu mi vuoi troppo bene, spero di meritarmelo :-)))

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  4. super :-) si vede che non sei "stravista" come noi. "Da start a stop" è un noto segmento di Strava, in pratica è un sottoinsieme del percorso ufficiale, ha qualche centinaio di metri in meno. ;-)
    comunque non sono affatto pronto per tornare sul Giro e probabilmente non lo sono mai stato nemmeno quando ci tornai, nè quando incominciai :-))))

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  5. La foto è innegabilmente bella bella bella. A proposito di Strava....non so in bici....ma tra quelli che lo usano per la corsa a piedi c'è gente malata al limite del patologico....poi ti racconto :-D :-)

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