martedì 25 marzo 2014

Aizurro
























Quando arriviamo ai piedi della salita che per me era sconosciuta, quella che da Airluno si arrampica con pendenze sul 9% per 4 km verso il piccolo comune di Aizurro (siamo nei pressi di Calolziocorte),  il mio nuovo compagno di avventura inizia ad alzarsi sui pedali ed imprimere un ritmo che proprio non riesco a sostenere. Mi rifila 5, poi 10, 15 fino a 20 metri.
La sua chioma bianca su un corpicino di 55 kg oscilla su una Wilier di piccola taglia, come il suo ciclista, che è stato - ed ancora - è scalatore puro.
Ha 70 anni Mimmo ... e quindi quando mi stacca non sento il dispiacere di una sconfitta ma il piacere di capire che anche a quell'età, in bici, puoi dire la tua e divertirti.
Poi però prendo in progressione il mio ritmo e viene fuori anche un pizzico di orgoglio. Poi arrivano i primi tornanti, e riesco a ridurre lo svantaggio fino ad affiancarlo. Sale col 34x25 Mimmo, e non ne vuol sapere di pedalare agile. Le mie gambe invece esigono il 28, e mulinando sulle rampe, e alzandomi qua  e là sui pedali per rilanciare l'azione, riesco a sopravanzarlo e aumentare progressivamente il ritmo. Il respiro si stabilizza, e ora vado via che è un piacere, in una dimensione quasi zen. Quando arrivo in vetta sono stanco, ho pedalato ad una intensità medio alta per 16' e rotti, e quando arriva Mimmo, la sua straordinaria umiltà mi rende ancor più felice. Scende dalla bici, mi abbraccia, mi riempie di complimenti e dice che si è divertito un sacco, che finalmente le ha prese. Ma...gli dico...prese cosa...che avessimo avuto pari età il film sarebbe stato completamente diverso.
A fine giro si torna a casa con il fascino di un giro nuovo, con un compagno nuovo, e con sensazioni ciclistiche entusiasmanti. Si pass anche alla spalle di Montevecchia, dove la lingua d'asfalto solitaria tra i campi ricorda la romantic strasse, mentre sul fianco sinistro si scorge un bellissimo sentiero trai i pini che immagino (Il Levriero che ne è assiduo frequentatore ne sarà invece certamente esperto!) ci avrebbe accompagnato fino in cima al santuario.
 
Alla prossima 



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