martedì 26 luglio 2016

Non c'è due senza tre



Sabato mattina, io e il mio fratellone, soli senza mogli e figli approfittiamo di una giornata tutta per noi.
In pista a Villasanta ci andiamo alle 10, ma dobbiamo rinunciare perché non riusciamo nemmeno a scendere dalla macchina per un improvviso e intenso temporale. Ne approfittiamo per fare alcune commissioni e ripresentarci accolti da un timido sole alle ore 11,30 circa. L'umidità ci fa desistere dal fare la sfida sul 300, e per fortuna perché non avevamo molta voglia di soffrire, né io né lui.
Allora lascio decidere a lui una o due distanze, e la preferenza cade sul 60.
Che poi replichiamo dopo 10', per poi chiudere con un 120 dopo altri 10'.
Le sensazioni mie sono molto buone, e la confidenza con gesto tecnico e  tartan inizia a crescere, sicché con ottimismo mi lancio nella triplice sfida.
Parto bene, lui un pochino meglio dopo i primi passi mi prende quel piccolissimo vantaggio che conserva fino alla fine, quando non è sufficiente il mio colo di reni per raggiungerlo: 7"41 lui, 7"51 io.
La seconda manche è praticamente identica: 7"40 lui, 7"52 io.
Ne 120 viene fuori la mia carenza di allenamenti specifici, chiudo in 15"66, che non sarebbe malaccio, ma con 14"97 lui crea un solco ch e lo porta ad avere un vantaggio assolutamente incolmabile. Si chiude la bellissima mattinata tra fratelli con una pizza napoletana con birra e gelato naturale in centro a Monza.

Alla prossima

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