Temevo ma desideravo questo ritorno al tartan, dopo 10 giorni di stop forzato per il mal di schiena.
E' andato tutto per il meglio, evito di fare forza, ma eseguo un bel riscaldamento, poi andature seguite da 3 allunghi e via per la scala in cui verificare lo stato di salute della schiena, dei glutei (ancora molto provati per le punture malefiche!) e della condizione atletica, temndo uno scadimento rispetto alla forma soddisfacente a cui ero arrivato prima del blocco forzato.
Il 500 lo affronto molto tranquillo nella prima parte, ma poi non sentendo particolari dolori vado via in progressione sino a chiuderlo in 1'34", con un po' di fatica di fiato, ma non di gambe. Soprattutto mi sembra di essermi dimenticato come si corre, faccio fatica a recuperare la naturalezza del gesto. Forse sono un po' rigido per la paura che torni il dolore alla zona lombare. Passano 10' prima di continuare con la scala, troppi perchè dovrebbero essere 6', ma aspetto Riccardo ostacolista reduce da un lieve infortunio al polpaccio che mi cheide di aggregrasi. La compagnia val l'attesa. Insieme corriamo poi un 400 in 1'10", un 300 in 47"81 e un 200 in 28"87, tutti con i canonici 6' di recupero. Le sensazioni sono ottime, avrei voglia di continuare a correre, ma mi limito ad un giro di defaticamento. La doccia è meritata, il ritorno alle competizioni è rimandato solo di qualche giorno. Anche se Raffaele mi invita caldamente a non correr il 300 che avevo in testa di correre mercoledì sera a Cernusco sul Naviglio. Mi dice: "ma ci tieni a fare un buon 400 quest'anno o hai deciso di spezzartela 'sta schiena? Porta pazienza, così non ti farai male e gareggerai meglio la prossima settimana". Il tono era di quelli che non ammettono repliche.Alla prossima
e tu non replicare
RispondiEliminaper me replica
RispondiEliminareplico o non replico...
RispondiEliminaio non replicherei :)
RispondiEliminaP.S. per esperienza ...e infatti ho ottenuto piena libertà sul 300 eh eh