Rifinitura con Uzì

 

 

Mancano una decina di giorni alle amichevoli sfide ciclistiche pugliese e campana con gli amici Rine e Mimmo.

 

Allora è arrivato il momento di cercare un po' di brillantezza dopo i tanti km di salite accumulati degli ultimi 40 giorni. Lo faccio a modo mio, cercando una sfidazza con Uzì - sul versante asfaltato del buiomonte, ovvero l'Alpe del Vicerè - che per l'occasione mi onora della sua compagnia ripescando la sua bici che ormai cavalca solo pochi giorni all'anno ... ma quando la prende son dolori. Dolori per me.

Il clima è spettacolare, e non solo quello meteorologico. Pronti via partiamo in allegria uno di fianco all'altro e dopo il primo kilometro di testa a testa, Uzì inizia ad imprimere un ritmo che io cerco a fatica ma non trovo. Il tentativo mi inietta però le gambe di lattato e allora capisco che devo mollare...peccato. Il tentativo di suonargliele si spegne subito. E d'altronde siamo sul suo territorio...Spero in realtà di riprenderlo più avanti, salendo con un ritmo a me più congeniale, ma Uzì è in una forma strepitosa e lo rivedrò solo all'arrivo, stremato  - almeno quello - come me.

Arrivo in cima con grandissima fatica e il cuore che mi scoppia nel petto, dopo 29'14". Miglioro il mio precedente personale di qualche secondo appena. Poca roba davvero, ma è un buon segnale per essere ancora ad inizio aprile.

Quando mancano poche centinaia di metri per colpa di un trattore ed un camion che bloccano la strada devo fermarmi circa 20" (Uzì addirittura 60") quindi il tempo ottenuto è potenzialmente migliorabile già dalla prossima volta. Ma va benone così, gran divertimento e condizione  già buona, nonostante le gambe ancora un po' appesantite. Ora un po' di scarico nei prossimi giorni e via.

 

Alla prossima